Venticinque anni fa nasceva, per volontà di un gruppo di persone, di medici, di assistenti sociali e di insegnanti la LILA di Catania.
Al gruppo promotore fu immediatamente chiaro che la lotta contro l’AIDS coinvolgeva aspetti privati e sociali e di garanzia dei diritti umani che andavano al di là dello specifico sanitario.
Di fronte alla drammaticità e alla violenza con cui l’HIV si diffondeva nel Paese la Lila dava le prime risposte concrete, creando e sperimentando servizi e interventi innovativi e pilota (case alloggio per persone con AIDS, gruppi di autoaiuto, centralini informativi, riduzione del danno, eccetera), concentrandosi da subito sugli aspetti sociali così fortemente legati all’AIDS.
Da 25 anni la Lila di Catania si batte per i diritti di tutte le persone con particolare attenzione ai soggetti fragili e vulnerabili quali le persone affette dall’infezione da HIV, le persone che fanno uso di sostanze, le persone che si prostituiscono, le persone detenute e le persone costrette a lasciare il proprio paese.
La LILA di Catania in occasione dei primi 25 anni di attività propone ai propri sostenitori due appuntamenti, un convegno e uno spettacolo teatrale.
Il convegno racconterà la storia della LILA, i progressi terapia e i cambiamenti percepiti dalle persone affette dall’infezione. (27 settembre 2016 – ore 18.00 – Mediateca Vincenzo Bellini – via Sangiuliano 307, Catania)
Lo spettacolo teatrale proposto, in un’unica serata, dall’Associazione Culturale Isola Quassùd impegnata sin dal ’94 sul campo dell’intercultura, si intitola “I have a dream”, affronta e approfondisce tematiche legate alla migrazione. (30 settembre 2016 – ore 20:30 – Centro Culture Contemporanee ZO – piazzale Asia 6, Catania).
Note di regia. “..Mettere in scena la relazione tra l’Africa e l’Europa significa rompere le regole… nell’illusione di poter risvegliare le coscienze. Storie di vita reale si mescolano e si frantumano per raccontare il caos di un’epoca, la nostra, fra le più vergognose del genere umano in cui un Occidente cieco e sordo all’urlo che annuncia il disastro non sa, perché non vuole, contenere, comprendere, accettare uno dei più grandi cambiamenti epocali già in atto che lo vede…oggi divorato dal terrore di perdere quei privilegi per mano di quei molti che ne reclamano la condivisione….”
(Emanuela Pistone), (http://www.isolaquassud.com/associazione/)
L’intero incasso della serata servirà a sostenere il “Progetto Susy Costanzo-Diamo vite all’Africa” che la LILA svolge in Zimbabwe.