Intervista a Luciano Nigro, presidente di Lila Catania, per la prima indagine di Lila News, “Hiv-Epatite C: Il farmaco negato”
“Luciano Nigro, presidente di Lila Catania, ha una lunga esperienza come infettivologo e docente di malattie infettive per l’Università del capoluogo siciliano. In pensione da maggio, continua a lavorare come responsabile di un progetto sanitario in Zimbabwe. Sulla modalità di concessione dei nuovi farmaci antivirali diretti contro l’Epatite C osserva: “Si registra un precedente pericoloso, per la prima volta non è il medico che decide di trattare secondo scienza coscienza, ma un desk di Aifa che non ha contatto diretto con i pazienti”. E sulla possibilità di curare con i farmaci generici indiani obietta: “In Africa li uso perché garantiti dal governo, ma in Italia nessuna istituzione assicura che siano di qualità”
Le nuove terapie vengono concesse oggi solo a malati più gravi, attraverso un algoritmo terapeutico. Come valuta questa “selezione dei pazienti”?
Oggi, solo i malati che rientrano nei criteri stabiliti da Aifa possono ottenere i farmaci rimborsati dal servizio sanitario nazionale: si tratta di persone in cirrosi o con un danno del fegato molto grave. Questo toglie al medico la capacità di capire, di intuire situazioni particolari e a rischio. Se oggi è possibile trattare le persone con stato avanzato di malattia è perché stiamo tentando di salvar loro la vita e se non mi viene concesso di trattare un paziente giovane e meno grave… [Leggi il resto su Lila News]