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INIZIATIVE

LILA Catania – La prevenzione è donna

8 Marzo 2013 by Lila Catania Leave a Comment

Per prenderti cura di te, non attendere l’otto marzo, inizia subito.

La prevenzione tutta al femminile, ma anche no, dell’hiv e delle altre malattie a trasmissione sessuale inizia a Siracusa sabato 2 marzo all’Antico Mercato di Ortigia dalle 15.30 alle 22.00 per parlare di HIV e di prevenzione.

E non dimenticare che l’hiv riguarda anche le donne.

 

Lega Italiana Lotta contro l’Aids Catania

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A CENA CON LA LILA

11 Febbraio 2013 by Lila Catania Leave a Comment

Cena Sociale della Lila di Catania

Sabato 23 febbraio – ore 20.30
Via Finocchiaro Aprile, 160
Catania

Buffet in piedi.

Trascorri una serata con i volontari dell’associazione e sostieni le attività e i progetti della Lila di Catania.

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Inaugurazione nuova sede di Lila Catania

18 Gennaio 2013 by Lila Catania Leave a Comment

Un nuovo impegno per la  LILA: una nuova sede.

Da mesi sentivamo il bisogno di un cambiamento ed è arrivata la nuova sede.

I nuovi locali ci consentiranno di ampliare le nostre attività: ospitare altre associazioni, aprirci alla strada, organizzare corsi di formazione.

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE LILA CATANIA
Sabatao 19 gennaio 2013 – ore 20.00
Via Finocchiaro Aprile, 160 – Catania

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RIDUZIONE DEL DANNO E USO DI SOSTANZE – convegno

7 Dicembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

La prevenzione, è definita come un’attività finalizzata a prevenire l’insorgenza delle malattie e a promuovere la salute, favorendo il benessere.

Fondamentalmente si distinguono tre tipi di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria.

La primaria mira principalmente ad impedire la comparsa di malattie, di deficit e di infortuni.

La prevenzione primaria opera sull’uomo sano o sull’ambiente, attraverso il potenziamento di fattori utili alla salute e l’allontanamento delle cause che compromettono la salute.

Quando il danno si è già  determinato si interviene con la prevenzione secondaria secondaria; si tratta di sistematiche ricerche e azioni che consentono di eliminare, fermare o rallentare gli effetti del  danno prodotto.

 

In medicina, la prevenzione secondaria è efficace se è capace di incidere sulla storia naturale della malattia nell’ambito di una popolazione, andando oltre i vantaggi di cui beneficia il singolo individuo grazie alla diagnosi precoce. Infatti, tutti i programmi di screening sono capaci di fare della prevenzione secondaria, ma solo pochi sono efficaci.

 

La prevenzione terziaria, si utilizza quasi esclusivamente nel campo medico, e qualora la malattia si sia chiaramente manifestata, si mettono in atto interventi che evitano la progressione verso l’infermità o la morte. A tal fine si tenta di recuperare le funzioni residue e se non è possibile, si provvede a preservarle.

 

Da anni alla prevenzione, primaria, secondaria e terziaria si affianca la riduzione del danno.

 

Le finalità generali delle politiche di riduzione del danno sono relative alla tutela della salute globalmente intesa (organica, psichica e relazionale), da perseguire attraverso la definizione di obiettivi specifici che vanno dalla soluzione delle complicazioni al raggiungimento di un equilibrio personale accettabile, attraverso la modifica di comportamenti e stili di vita rischiosi. Tali interventi, pur mirati a fasce specifiche di popolazione, per la natura delle patologie su cui intervengono si traducono in interventi di salute pubblica.

 

Erik Fromberg, Direttore del Dipartimento di Training e Metodologia all’Istituto Nazionale Abuso di Droghe, Olanda, ha scritto che la riduzione del danno è un comportamento umanitario e umano da parte di un governo, di una società, ed è applicabile indifferentemente ai consumatori di droghe come agli automobilisti; la società rappresentata dal governo deve prendere misure che abbiano lo scopo di ridurre i rischi che le persone rovinino le proprie esistenze senza proibire alcun tipo di comportamento. Riduzione del danno sono tutte quelle politiche pubbliche e non che perseguono lo scopo di sostenere le persone che per varie ragioni hanno stili di vista malsani, in un percorso che li porti ad assumere atteggiamenti il più possibile sani.

 

Su queste tematiche la LILA ha organizzato insieme al Collettivo studenti  “Lupus” ed alla Cattedra di Malattie Infettive dell’Università di Catania, una Attività Didattica Elettiva

rivolta agli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

 

 

Riduzione del danno e uso di sostanze

 

Moderatore: Mario Cuccia (Servizio Epidemiologia e Prevenzione, Catania)

 

Le sostanze. Luciano Nigro (Università di Catania)

Sostanze e stili di consumo. Susanna Ronconi (Forum Droghe, Torino)

Malattie infettive e consumo. Alessia Prezzavento (Collettivo studenti  “Lupus”, Catania)

Le strategie di  riduzione del danno. Lucia Portis  (Antropologa, Torino).

 

L’incontro si terrà

11-dicembre- 2012 ore 14.30

Policlinico Aula Magna di Medicina

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RIDUZIONE DEL DANNO E USO DI SOSTANZE – convegno

6 Dicembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

Le politiche di riduzione del danno, applicate all’uso/abuso di sostanze, prevedono programmi e prassi che mirano a ridurre i danni correlati in persone che non sono in grado o che non vogliono smettere di assumere droga.

Le politiche di riduzione del danno integrano gli approcci che tendono a prevenire o a ridurre in generale il consumo di droga, e si sviluppano a partire dall’evidenza che molte persone nel mondo continuano a consumare sostanze psicoattive nonostante gli enormi sforzi per prevenire l’inizio o la prosecuzione dell’uso.

Per le persone che fanno uso/abuso di sostanze e non sono in grado o non vogliono smettere di usarle in un determinato momento della loro vita, accedere ai servizi sanitari è importante; è necessario, infatti, offrire alle persone che consumano droghe tutti i presidi e i supporti che possano aiutarli a minimizzare, se non eliminare, i rischi che derivano dalla prosecuzione dell’uso di sostanze.

Gli interventi di riduzione del danno sono pratici, fattibili, efficaci, sicuri e economici. La maggior parte degli interventi di riduzione del danno costano poco, sono facili da mettere in atto ed hanno un elevato impatto sulla salute individuale e collettiva. In un mondo dove non ci sono mai abbastanza risorse, il beneficio è massimizzato quando interventi a basso costo/elevato impatto vengono scelti rispetto ad interventi di costo elevato/basso impatto

E’ quindi essenziale avere a disposizione informazioni sui servizi, e su tutti gli interventi esistenti, che possano aiutare le persone che fanno uso di sostanze a proteggere se stesse e a rimanere nel migliore stato di salute possibile.

Ecco perché, a nostro avviso, riduzione del danno è sinonimo di politiche rispettose dei diritti umani e del diritto alla salute.

Per discutere ed approfondire queste tematiche la LILA la Cattedra di Malattie Infettive dell’Università di Catania Hanno organizzato il

 

Convegno
Riduzione del danno e uso di sostanze

Palazzo della Cultura

11 dicembre 2012 –  ore 8.30

Le strategie di riduzione del danno. Lucia Portis  (Antropologa, Torino).

Le strategie di riduzione del danno a Catania. Maria Grazia Messina (LILA
Catania)

Malattie infettive e consumo. Chiara Frasca (Malattie infettive, Università di Catania)

I consumi e lo stigma.  (LILA Catania)

Presentazione del libro

Cocaina. Il consumo controllato (Edizioni Gruppo Abele)

Susanna Ronconi (Forum Droghe, Torino)

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MOLTI MODI DI ESSERE UNICHE – presentazione del libro

6 Dicembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

La LILA – Catania ti invita

Presentazione del libro:

Molti modi di essere uniche.
Percorsi di scrittura di sé per re-inventare l’età matura.
a cura di  Barbara Mapelli, Lucia Portis, Susanna Ronconi (Ed. Stripes).

 

Lunedì 10 Dicembre2012 ore 18.00
Libreria VOLTAPAGINA, via F. Crispi 262

 

Intervengono
Katia Perna, docente – Liceo Scientifico “Boggio Lera”, Catania
Graziella Priulla – docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università di Catania

Saranno presenti

Lucia Portis – docente di Antropologia e Antropologia culturale all’Università di Torino.
Susanna Ronconi – collaboratrice scientifica della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

 

Negli anni Sessanta e Settanta, molte donne, allora ragazze e giovani donne, furono protagoniste di uno straordinario momento di cambiamento, una “rivoluzione di genere” vissuta nelle più diverse dimensioni e modi.

Questo ha portato con sé la necessità di una ricostruzione personale, di forme alternative nelle relazioni, un ripensarsi come donne al di fuori dei copioni sociali. Per tale generazione di donne (e dopo di essa per le altre) nulla è più stato come prima e ora si trova a inventare la propria età matura.

Il libro nasce dall’esperienza maturata nell’ambito del progetto “Re-inventare l’età matura“, sostenuto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA).

Nei laboratori di scrittura autobiografica, disseminati in 10 città italiane (Abbiategrasso, Arco di Trento, Torino, Sesto Fiorentino, Arezzo, Foligno, Modena, Roma, Napoli e Palermo), le donne, comprese tra i 52 e i 70 anni, che hanno deciso di “mettersi in gioco”, sono state sollecitate a raccontarsi sulle apicalità della vita al femminile: il corpo, l’amore, la maternità, i lavori, la dimensione pubblica, le orme producendo circa 900 testi (scritture di transito, come sono state definite dalle autrici) in grado di ricostruire non solo le storie personali degli anni nei quali le donne furono protagoniste di una rivoluzione culturale ma di verificare le trasformazioni prodotte nell’oggi e quelle che potranno venire nella dimensione della vita che sarà.

Essere soggetti attivi nel mutamento, per un miglioramento della società contemporanea, significa operare una riflessione sulla propria identità e specificità ma anche condividere con altri soggetti (donne, uomini, nuove generazioni) la propria esperienza maturata, le trasformazioni vissute, le soglie oltrepassate e rilanciare le scoperte compiute come valore fondativo del cambiamento possibile.

Molti sono i temi (le salienze definite unità di senso rilevanti e ricorrenti da leggere nella filigrana delle narrazioni) tratti dall’analisi dei testi prodotti che ci conducono, attraverso la lettura di brani delle scritture originali, all’interno di una storia collettiva narrata a più voci dove ricordi personali si alternano a descrizioni dello sfondo storico-culturale di quegli anni che sembrano appartenere, causa l’oblio generale al quale sembra siano stati destinati per alcuni decenni, ad altra epoca storica. (Portis – Ronconi)


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1° Dicembre – Giornata Mondiale lotta AIDS

30 Novembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

1° Dicembre dalle 16.30 banchetto informativo in via Etnea, Catania.

Operatori LILA e medici infettivologi risponderanno ad ogni tua domanda, dubbio o curiosità sulle infezioni a trasmissione sessuale, sulle epatiti e sull’infezione da HIV al gazebo della LILA;

 

HIV E AIDS, DATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE: QUATTROMILA NUOVE INFEZIONI L’ANNO, CIRCA 200 IN SICILIA, E SI CONTINUA A FARE FINTA DI NIENTE.

 

ZERO nuove infezioni da HIV, ZERO discriminazione, ZERO morti per AIDS,

“GETTING TO ZERO” è l’obiettivo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, UNAIDS  e tutte le associazioni di volontariato intendono raggiungere entro il 2015.  A che punto siamo in Italia, e in Sicilia?


In due anni 30 diagnosi di HIV per trasmissione del virus da madre a figlio, due in Sicilia. Un dato indegno di un Paese civile.

Per la prima volta, a trent’anni della comparsa dell’HIV, abbiamo dati sufficientemente certi sulla dimensione dell’epidemia in Italia e del suo andamento. Viene confermata la stima di circa 4mila nuove infezioni l’anno (la cifra data è minore ma probabilmente sottostimata, come afferma lo stesso Istituto Superiore di Sanità), circa 180 in Sicilia, con 5,8 nuovi casi di positività all’HIV ogni 100.000 residenti (ma in diverse regioni si supera l’8 per 100.000 residenti), 1.5 in Sicilia.

 

L’Italia si conferma quindi un paese a incidenza medio-alta, con tutte le necessità di prevenzione che questo dato comporta.

Due sono le criticità che balzano agli occhi: le diagnosi tardive e la modalità di infezione. Entrambe legate direttamente alla qualità dell’informazione e dei servizi rivolti alle persone.

I late presenters, persone che arrivano alla diagnosi di positività all’HIV in uno stato di compromissione, inconsapevoli di avere da tempo contratto il virus, sono stati il 54 per cento nel 2010, e il 56,4 per cento nel 2011. Un dato costantemente in aumento, che riguarda tutte le popolazioni (eterosessuali, uomini che hanno rapporti omosessuali, consumatori di droghe per via endovenosa). In Italia la maggioranza delle persone arriva al test HIV non in seguito a un comportamento a rischio, ma praticamente per caso, o perché si manifestano sintomi di una compromissione già avanzata, o in relazione a controlli medici dovuti ad altri percorsi clinici.

Diagnosi tardiva non significa solo “non aver fatto il test”. Significa scarsa o errata percezione del rischio, e quindi mancata prevenzione, significa avere informazioni insufficienti su una patologia che può essere evitata semplicemente: con l’uso del preservativo. Ricordiamo che la stragrande maggioranza delle nuove diagnosi di HIV, che sfiora l’80 per cento, è dovuta a rapporti sessuali, sia omo che etero (45,6 e 33,2 per cento).

Inquietanti appaiono poi i dati che riguardano i bambini. Le nuove diagnosi da HIV in cui la causa di infezione è stata la trasmissione verticale, da madre a figlio, sono state 11 nel 2010 e 19 nel 2011, per un totale di 30. Sono state 39 le diagnosi per persone con meno di 15 anni (14 nel 2010 e 25 nel 2011, i figli di stranieri sono 9 in tutto), e ben 15 di queste sono state per bambini con meno di 2 anni. Un dato allarmante e stupefacente, in un Paese in cui il test HIV dovrebbe essere ormai di routine per chi aspetta un figlio, perché i genitori possano accedere alle opportune terapie e i bimbi nascere sani.

La questione maternità coinvolge ovviamente le donne in prima persona. Ben il 3 per cento del totale delle nuove diagnosi da HIV accade in gravidanza. Un dato che, ancora, può significare scarsa consapevolezza e prevenzione. Altrettanto si può dire del fatto che oltre il 10 per cento delle donne Late presenters ha avuto la diagnosi in gravidanza.

Certo, il test è importante, ma non è prevenzione. Serve a dignosticare l’HIV quando l’infezione è già avvenuta! Ci chiediamo quando verrà il giorno in cui l’Italia si impegnerà a tutelare la salute dei suoi cittadini, rivolgendosi a giovani, donne, omosessuali con un linguaggio idoneo e senza pruriti. Quando la prevenzione verrà considerata per quello che è, ovvero accesso a informazioni e preservativi per tutti. Quando parlerà in maniera diretta alle popolazioni più vulnerabili invece di promuovere messaggi e azioni fumosi, per niente mirati, incompleti, paternalisti, ipocriti. Quando affronterà pubblicamente i temi discriminazione e stigma, che colpiscono le persone sieropositive e l’intera popolazione scoraggiando il ricorso a test e prevenzione. Quando, in tempi di spending review, capirà che un’infezione evitata fa risparmiare non solo sofferenze, ma anche denaro.

Quando?

 

10 goal per il 2015

 

  1. Riduzione del 50% dei casi a trasmissione sessuale, inclusi giovani, omosessuali e sex-worker;
  2. Eliminazione dei casi trasmessi da madre a figlio e riduzione del 50% delle morti  correlate all’AIDS durante il parto;
  3. Prevenzione di tutte le nuove diagnosi correlate all’uso di sostanze;
  4. Accesso universale alle terapie antiretrovirali per tutte le persone affetta da HIV/AIDS eleggibili al trattamento;
  5. Riduzione del 50% delle morti delle persone affette da HIV/AIDS dovute alla tubercolosi;
  6. Accesso alle cure ed al supporto per tutte le persone affette da HIV/AIDS;
  7. Promozione di azioni politiche tendenti a cambiare le leggi  punitive nei Paesi dove non vengono rispettati i diritti umani delle persone omosessuali, delle persone che fanno uso di sostanze e delle persone che si prostittuiscono;
  8. Eliminazione delle restizioni di movimento (viaggiare o risiedere) rivolte alle persone affette da HIV/AIDS;
  9. Promozione di leggi specifiche rivolte alle donne e alle adolescenti.
  10. Zero tolleranza alla violenza di genere.

 

Se vuoi essere informato su tutte queste tematiche, raggiungici il 1° Dicembre al gazebo della LILA. Il gazebo sarà in via Etnea dalle ore 16,30; inoltre, se vuoi sostenere le nostre iniziative, potrai comprare pubblicazioni scientifiche, materiale informativo, gadget e preservativi.

 

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INIZIATIVE LILA CATANIA PER IL 1° DICEMBRE 2012

30 Novembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

23 novembre 2012, ore 20.30
presso la sede del Rotary Club Catania Sud di corso Italia n. 58 – Catania, in Interclub tra con il Rotary Club Catania Nord, il Presidente della LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS) sez. Catania Luciano NIGRO, Professore Associato di Malattie Infettive, Tiziana LAZZARO, componente del direttivo della LILA sez. Catania e Coordinatrice “Gruppo Africa” ed il Dott. Fabio CAMPISI, componente del coordinamento LILA Nazionale, relazioneranno su: Volontariato in Africa ‘Batsirai’: Cronaca di un progetto in Zimbawe.
La serata è riservata ai soci.

 


25 novembre 2012, ore 18.00
Hotel Excelsior, piazza Verga Catania, torna
LILA Batte, asta benefica a favore dei progetti della LILA di Catania.
Maggiori dettagli e gli ogetti all’asta li trovi sul sito www.lilacatania.it

 

25 Novembre ore 18.00
saranno estratti i biglietti vincenti del sorteggio della LILA: 1° premio un televisore.
I 15 numeri estratti saranno riportati dal 26 novembre sul sito www.lilacatania.it

 

Martedì 27 Novembre 2012 | ore 20.30
presso | Sala Arci – piazza S. Lucia, 21 – Siracusa
Info | t. 3298721212 – 3209780761 | www.stonewall.it

COVER BOY
Italia – 2006 – 97 min.
Regia di Carmine Amoroso

Organizzazione Stonewall glbt Siracusa
in collaborazione con Lila Catania

 

1° Dicembre dalle 16.30
banchetto informativo in via Etnea, Catania.
Operatori LILA e medici infettivologi risponderanno ad ogni tua domanda, dubbio o curiosità sulle infezioni a trasmissione sessuale, sulle epatiti e sull’infezione da HIV al gazebo della LILA, inoltre potrai comprare a sostegno della LILA, gadget e preservativi.

 

11 Dicembre ore 8.30
presso il Palazzo della Cultura di via Landolina Catania è stato organizzato un incontro su: “Riduzione del danno e uso di sostanze”. Il seminario moderato da Luciano Nigro avrà come relatori Lucia Portis  (Antropologa, Torino),  Maria Grazia Messina (LILA Catania), Chiara Frasca (Malattie infettive, Catania),  Antonino de Cristofaro (LILA Catania). Susanna Ronconi (Forum Droghe, Torino), presenterà i dati dell’indagine “Cocaina. Il consumo controllato (Edizioni Gruppo Abele).
L’incontro è rivolto a: operatori, insegnanti, studenti, associazioni ed a chiunque sia interessato.

 

11 Dicembre ore 14.30

presso l’Aula Magna del Policlinico della facoltà di Medicina di Catania, insieme alla cattedra di Malattie Infettive ed agli studenti del collettivo “Lupus” è stato organizzato un ADE (Attività didattica elettiva) rivolto agli studenti di Medicina dal tema “Prevenzione delle infezioni e strategie di riduzione del danno”. L’incontro, moderato da Mario Cuccia (Servizio Epidemiologia e Prevenzione, Catania) avrà come relatori Luciano Nigro (Università di Catania), Susanna Ronconi (Forum Droghe, Torino), Alessia Prezzavento (Collettivo studenti  “Lupus”, Catania), e Lucia Portis  (Antropologa, Torino).

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COVER BOY – 2° film della rassegna FUORI MENÙ

26 Novembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

Martedì 27 Novembre 2012 | ore 20.30
presso | Sala Arci – piazza S. Lucia, 21 – Siracusa
Info | t. 3298721212 – 3209780761 | www.stonewall.it

COVER BOY
Italia – 2006 – 97 min.
Regia di Carmine Amoroso
Principali interpreti:
Eduard Gabia – Luca Lionello – Chiara Caselli – Luciana Littizzetto

Organizzazione Stonewall glbt Siracusa
in collaborazione con Lila Catania

 

Cover boy ha una carica emotiva particolarmente forte. L’incontro fortuito tra due ragazzi, crea il pretesto per affrontare un malessere sociale che accomuna le nuove generazioni: la precarietà nel lavoro, nella vita sociale, nelle relazioni interpersonali, negli affetti.
(Articolo 21)

Michele e Ioan sono due ragazzi alla ricerca di un lavoro stabile, traguardo che sembra sempre più lontano. Lionello ha passato la quarantina e quando viene licenziato dall’impresa di pulizie della stazione Termini continua a far finta di lavorare piuttosto che affrontare l’umiliazione di essere disoccupato. Ioan, giovane immigrato rumeno scampato alla rivoluzione nel suo paese, incontra Lionello alla stazione e affitta un letto nella sua casa. I due coltivano il sogno di aprire un ristorante sul Danubio, finché Ioan non viene scoperto da una fotografa e diventa un ragazzo copertina…

Evento Facebook

 

prossimo film | I RAGAZZI STANNO BENE – martedì 4 dicembre 2012 | ore 20.30

 

fuori menu rassegna film gay stonewall glbt siracusa

 

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2 EURO PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DELLA LILA DI CATANIA

13 Novembre 2012 by Lila Catania Leave a Comment

SORTEGGIO LILA 2012
In palio 15 premi!

L’estrazione avverrà domenica 25 novembre 2012 durante LilaBatte

presso il GRAND HOTEL EXCELSIOR – Piazza G. Verga, 39 – Catania

I numeri estratti li troverete da lunedì 26 novembre 2012 su www.lilacatania.it

 

ELENCO DEI BIGLIETTI VINCENTI

1° – 0620

2° – 0227

3° – 0230

4° – 4034

5° – 0881

6° – 1054

7° – 4726

8° – 3170

9° – 4121

10° – 0904

11° – 4021

12° – 1766

13° – 1859

14° – 3161

15° – 4597

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