La Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids aderisce e ancora chiede: in Italia quando?
Sono passati anni da quando la LILA ha cominciato a chiedere anche per l’Italia azioni di sostegno e diffusione del Femidom, il condom femminile. Distribuito gratuitamente in diverse città dell’Europa e degli Stati Uniti, e inserito anche su impulso di Unaids e Oms nei programmi di prevenzione nei Paesi a basso reddito, in Italia il Femidom resta un oggetto aneddotico, protagonista al massimo di qualche breve articolo di colore sulle riviste femminili (che ringraziamo).
Ignorato da strutture sanitare e ginecologi, rifiutato ancora più (se possibile) del condom maschile da vertici governativi che preferiscono, quando si parla di salute pubblica, disquisire di bollicine nelle bevande più che di preservativi, il Femidom resta così l’oggetto misterioso, di cui poco si sa e che ancora meno si usa. Uno strumento importante, comunque uno strumento in più, per poter evitare malattie sessualmente trasmesse, tra cui ovviamente l’Hiv, e gravidanze indesiderate, che resta indisponibile per le cittadine e i cittadini italiani. Si può ordinare in farmacia, ma i costi sono ancora proibitivi (oltre 2 euro l’uno), proprio per la sua scarsa diffusione (e non dimentichiamo che l’IVA, in Italia, sui preservativi sia maschili che femminili è ancora al 21 per cento).
Oltre la metà delle donne che vivono con l’Hiv, in Italia, scoprono l’infezione al momento della diagnosi di Aids. Ancora più grave è il dato per i giovani, e quindi anche per le giovani donne, che supera l’80 per cento. Sono numeri che non possono essere ignorati, così come non si può ignorare che strumenti educativi e preventivi, profilattici compresi, sono insufficienti. Ma oltre a non essere promossi, in questo Paese sono addirittura osteggiati, con gravi conseguenze per la salute della popolazione e anche per i conti pubblici.
Perciò la LILA sostiene il Global Female Condom Day anche qui in Italia. Come sempre il Femidom, come i condom, è disponibile gratuitamente per le cittadine e i cittadini nelle nostre sedi, e le istituzioni possono rivolgersi a noi per sapere come ottenerli e diffonderli. Attualmente il 99 per cento dei preservativi distribuiti globalmente sono maschili, solo l’1 per cento sono femminili. In Italia va anche peggio. C’è bisogno del sostegno di tutte e di tutti per far sì che il Femidom sia finalmente conosciuto per quello che è: un efficace strumento di prevenzione e di empowerment femminile.
Per informazioni, e per sottoscrivere la petizione: www.nationalfccoalition.org
Il Femidom della LILA