L’11 luglio si è concluso anche a Catania il progetto nazionale promosso dalla Consulta delle Associazioni per la lotta contro l’AIDS e finanziato dal Ministero della Salute che ha lo scopo di valutare fattibilità ed efficacia di un intervento di offerta attiva di Test rapido salivare per la diagnosi dell’infezione da HIV in contesti non sanitari (ambulatori o reparti ospedalieri) utilizzando l’approccio “Provider initiated counseling and testing”.
In questa ricerca ,organizzata dalle malattie infettive dell’Ospedale Spallanzani di Roma, la LILA è partner insieme ad Arcigay, Asa Milano, Circolo Mario Mieli,Plus, Ireos ed altre associazioni su tutto il territorio nazionale. Nello specifico a Catania siamo stati supportati da Arcigay Catania che si è occupata di divulgare il progetto e l’opportunità di poter effettuare il test rapido salivare presso la nostra sede.
L’esperienza è stata molto interessante, hanno aderito centinaia di persone, uomini e donne di diverse età ed orientamento sessuale.
Le persone che hanno chiesto di effettuare il test hanno avuto la possibilità di affrontare e chiedere chiarimenti su argomenti che spesso si preferisce “chiedere a internet” con il frequente risultato di confondersi ulteriormente le idee…. Il colloquio vis a vis con esperti in counselling ci ha permesso di definire, in modo chiaro e semplice, dubbi e problematiche che spesso affondano le proprie radici in una non corretta informazione ed in angosce di altra natura.
Ma soprattutto abbiamo potuto effettuare i test salivari rapidi che, fornendo il risultato di presenza o meno di anticorpi Hiv nel nostro organismo in soli 20 minuti, eliminano uno dei più frequenti motivi di non esecuzione del test: l’angoscia dell’attesa del risultato.
In Italia è stato accertato che il 25% delle persone che effettua il test presso le strutture pubbliche (ospedale, ambulatorio, ecc) non ritira il referto. Una percentuale molto alta, troppo alta!
Un ulteriore elemento di apprezzamento del test salivare è stato il non dover usare aghi per effettuare il test, che in tanti casi inibisce l’esecuzione del test tradizionale basato sul prelievo di sangue.
Il progetto ha visto coinvolti un operatore LILA ed un medico, ambedue volontari di LILA Catania, i volontari dell’Arcigay e le tante persone che hanno scelto di fare il test rapido.
Fare il test in sede Lila è stato apprezzato da tutti i partecipanti così come il rispetto assoluto dell’anonimato, i colloqui di counselling pre e post test e la disponibilità di un luogo “amico” dove poter approfondire tematiche specifiche e avere informazioni e risposte corrette, concrete e reali.
Cosa dire? e’ stata una esperienza estremamente positiva che ci ha permesso di trasformare la teoria in pratica e di integrare il rapporto telefonico (il servizio di help line che è fornito da Lila da oltre 20 anni) con l’incontro concreto con le tante persone che hanno scelto questa opportunità.
I risultati finali del progetto nazionale saranno pubblicati dopo l’elaborazione dei questionari compilati nel corso dei test effettuati e dovrebbero essere pronti per ottobre e saranno pubblicati on line sui siti www.lila.it e www.lilacatania.it
Terminata questa piccola ma avvincente avventura ci auguriamo che si possa continuare ad offrire il test rapido in sede grazie ad altri progetti che ci consentano di coprire le spese necessarie per la loro realizzazione.