“La Carta di Lampedusa è scritta ed averlo fatto sull’isola non ha solo un valore simbolico. L’atmosfera di questo piccolo scoglio al centro del Mar Mediterraneo ha invaso anche la sala dell’aeroporto dove centinaia di attivisti si sono riuniti domenica mattina per l’assemblea finale che ha chiuso la tre giorni. Volevano respirarne l’aria, parlare con i suoi abitanti, toccarne con mano le contraddizioni e, anche se per poco, vivere la quotidianità di questo posto che, più di ogni altro, racconta gli effetti che i confini sono capaci di produrre sulla vita di tutti. Qui dove i diritti dei rifugiati vengono calpestati per il solo fatto di dovervi passare forzatamente, qui dove i diritti degli abitanti sono confinati ai margini dell’Europa.”
Così ha scritto sul Manifesto del 4 febbraio Riccardo Bottazzo alla fine della tre giorni sull’isola che ha approvato il testo definitivo della Carta di Lampedusa. Non una proposta di legge, non una semplice richiesta ai governi, ma qualcosa di più. Un patto tra tanti e diversi, un orizzonte da conquistare e da affermare in tanti modi, fin da subito, con iniziative giuridiche, culturali, artistiche, sociali.
Cerchiamo intanto di allargare questo patto. Leggiamo e sottoscriviamo e diffondiamo la Carta di Lampedusa.
http://www.meltingpot.org/Una-Carta-dal-valore-sconfinato.html#.UvJmvHAyJvQ
http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.UvJmMHAyJvR