Relazione Narrativa
Obiettivi: Obiettivo generale del progetto è supportare tutte le persone che si trovano in situazioni di fragilità ed emarginazione attraverso la facilitazione dell’accesso alle strutture socio-sanitarie di prevenzione e cura.
A tal fine, obiettivi specifici sono stati:
- Mappatura dei servizi pubblici e del privato sociale dedicati alla tipologia di beneficiari presi in considerazione dal progetto ed il consolidamento delle relazioni con tali enti mediante incontri ed eventi formativi;
- Attività di Sportello di Segretariato Sociale presso la sede della nostra associazione per tutte le persone che vivono situazioni diverse di “fragilità” e necessitano di assistenza socio-sanitaria;
- Interventi mirati alla prevenzione, informazione e pubblicizzazione del Progetto “Attenti alla Fragilità 2018” avviati in zone ad alta densità di marginalità sociale, come nell’emblematico quartiere storico di San Berillo;
- Proseguimento della ricerca in ambito sociologico sulla marginalità sociale, già avviata nella prima annualità del progetto, mediante la somministrazione di un questionario/intervista agli operatori del settore di interesse del progetto.
Beneficiari: Nell’ottica della tutela del diritto alla salute, il progetto supporta tutte le persone che si trovano in situazioni diverse di fragilità: le persone con infezione da HIV e tutte le persone che vivono in situazione di rischio e di marginalità sociale.
Nell’ambito delle attività progettuali sono state attuate diverse azioni indipendenti e complementari per giungere agli obiettivi precedentemente sintetizzati:
- Al fine di consolidare la “Rete” con i servizi presenti nel territorio per collaborare proficuamente nell’approccio alle persone fragili e rispondere al meglio ai diversi bisogni espressi dai beneficiari del progetto sono stati effettuati diversi incontri di presentazione del progetto “Attenti alla Fragilità 2018” e di pianificazione delle modalità di collaborazione con i principali servizi pubblici e del privato sociale. Data la complessa burocrazia e alcune iniziali probabili resistenze, è stato complesso e difficoltoso ottenere i permessi per incontrare gli operatori dei servizi pubblici; come soluzione abbiamo scelto di perpetrare con le nostre sollecitazioni ed al contempo di invitare gli enti ad iniziative e seminari organizzati dalla nostra associazione. La nostra perseveranza ci ha ripagato e abbiamo ottenuto gli incontri con i responsabili dei Servizi Sociali del Comune di Catania, dell’ASP Territoriale e con quelli dell’ufficio Anagrafe. Da questi incontri sono stati conseguiti degli importanti risultati di riconoscimento dell’importanza del servizio a bassa soglia svolto dal progetto e l’autorizzazione formale dei responsabili ad incontrare i diversi operatori per presentare il progetto e somministrare i questionari relativi alla Ricerca; inoltre, l’assessore alle Politiche Sociali ha proposto una futura stipula di un protocollo tra il Comune e le associazioni del terzo settore che si occupano di segretariato sociale in diverse zone di Catania al fine di creare una “rete” virtuosa che sopperisca alle carenze degli interventi comunali, che in questo modo potrebbero essere di secondo accesso. Con i responsabili dell’ufficio Anagrafe, si sta formalizzando un protocollo di intesa che permetterà di aiutare i beneficiari a risolvere in maniera più celere ed efficace problematiche relative alla residenza e, per le persone senza fissa dimora, alla eventuale assegnazione di residenza fittizia in via dell’accoglienza. Con il CAF che si trova vicino alla sede è stata avviata una collaborazione proficua.
- Gran parte del lavoro di questi mesi si è concentrato a incontrare le maggiori associazioni private del terzo settore come il Centro Astalli, l’ambulatorio “Catania Salute e Solidarietà” del Rotary Club, gli Avvocati di strada, la Caritas, la Locanda del Buon Samaritano, Penelope, la cooperativa Prospettiva, la cooperativa Il Faro e soprattutto le principali associazioni che già da tempo operano nel quartiere di San Berillo come Sorcio Rosso, Trame di Quartiere ed Officina Rebelde. Il risultato più rilevante è stato l’avvio di una collaborazione reciproca che ha permesso di supportare al meglio i beneficiari del progetto e di ipotizzare comuni approcci alle diverse situazioni di fragilità e marginalità.
- Durante gli incontri avuti con le diverse realtà presenti nel territorio si è proceduto anche con la continuazione della Ricerca in ambito sociologico in merito alla marginalità sociale somministrando mediante intervista il questionario a svariati operatori del settore. La rilevazione della percezione e delle opinioni degli operatori ha lo scopo di delineare un quadro d’azione che non trascuri il contesto, evidenziando i punti deboli per i quali poter intervenire.
- Oltre alla somministrazione dei questionari, è stata effettuata l’analisi statistica dei dati fin ora raccolti. I dati, ovviamente ancora parziali della ricerca, saranno presentati nella conferenza conclusiva del Progetto “Attenti alla fragilità 2018” che è stata calendarizzata per metà febbraio, presso i locali della Biblioteca Navarria Crifò della Chiesa Valdese di Catania.
- Continuazione dell’attività di Sportello di Segretariato Sociale e punto di ascolto per persone “fragili”, che è da 2 anni aperto al pubblico con cadenza settimanale, il mercoledì dalle 16:30 alle 18:30 presso la sede di Lila Catania. La finalità dello sportello è quella di accompagnare l’utente nel suo percorso di autonomia e di empowerment con il sostegno dei Servizi Pubblici e del Terzo Settore con i quali si è istaurata una collaborazione reciproca e proficua. Per l’attività dello sportello è stata di fondamentale importanza il lavoro di Rete effettuato in questo anno con il pubblico e soprattutto con gli enti del terzo settore, che ha avviato un percorso di collaborazione virtuoso. Molti sono stati gli invii reciprochi e gli interventi coordinati tra più servizi e associazioni per il benessere delle persone che si trovano in situazioni diverse di fragilità ed emarginazione. In questa ottica esemplare è stato un intervento di rete tra LILA, Trame di quartiere e SERD che ha permesso di aiutare una persona ad uscire da una situazione di grave marginalità ed intraprendere un percorso terapeutico riabilitativo con l’inserimento in una struttura comunitaria. Dall’inizio del progetto ad oggi sono stati seguiti allo sportello molte persone, sia italiani che stranieri. I bisogni espressi hanno riguardato principalmente bisogni sanitari e assistenziali. La relazione instaurata ha permesso di far emergere anche i bisogni sottostanti alle richieste iniziali, tanto che fin ad ora la maggioranza degli utenti si sono recati al nostro sportello più volte, indice questo di essere diventati per loro un punto di riferimento.
- Per dare ulteriore concretezza al servizio di informazione e di ascolto delle esigenze delle persone più fragili, che vivono una quotidiana situazione di marginalità, è stato individuato il quartiere storico di San Berillo come una realtà in cui essere presenti con incontri mirati con le associazioni, gruppi di prossimità e con gruppi mirati della popolazione residente nel quartiere. In questo primo anno, la strategia operativa per comprendere come “agire” sul quartiere è stata quella di incontrare tutte le associazioni che vi operano da diverso tempo e che rappresentano in modo diverso le varie soggettività presenti. Nello specifico abbiamo collaborato con le associazioni Sorcio Rosso, Trame di Quartiere ed Officina Rebelde. Ciò ha permesso a noi operatori di iniziare a farci conoscere dagli abitanti del quartiere e di effettuare degli incontri con l’associazione gambiana e con le personalità più carismatiche del quartiere al fine mettere le basi per un intervento mirato ed efficace. Il 13 luglio si è tenuto il “Pranzo sociale – Facciamo Rete a San Berillo” incontro tra l’Associazione Gambiana, LILA-CT e l’associazione Sorcio Rosso, durante l’incontro è stato presentato il Progetto “Attenti alla Fragilità” ed è stata avviata una discussione con i presenti su salute e benessere, dipendenze e prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente. La stessa comunità gambiana ci ha successivamente invitato a partecipare ad una riunione tenutasi nel quartiere per festeggiare l’anniversario della loro associazione; durante l’incontro partecipato e aperto che si è tenuto nelle strade del quartiere di San Berillo abbiamo discusso delle tematiche di nostra competenza con i partecipanti. Il 31 luglio vi è stato l’incontro tra Lila Catania, Trame di Quartiere e gli abitanti di via delle Finanze. Durante l’incontro sono state accolte alcune necessità espresse dgli abitanti del quartiere di San Berillo. A risultato di questi incontri e della nostra presenza nel quartiere diverse persone si sono rivolte al nostro sportello di segretariato sociale.
- Per quanto concerne la valutazione dell’impatto sui beneficiari si mette in evidenza che il numero di persone che si rivolgono allo sportello di Segretariato Sociale è in costante aumento sia per invii da parte delle strutture con cui siamo in Rete sia per un passa parola tra i beneficiari stessi. Da questo dato si evince l’importanza e l’efficienza del nostro servizio. Diversi infatti sono stati gli interventi ben coordinati e andati a buon fine, ovvero casi in cui sono state appagate le richieste espresse ed a volte anche quelle implicite e secondarie. Al contempo, sono stati riscontrati difficoltà in merito ad alcune richieste per le quali non è stato possibile intervenire efficacemente per mancanza di servizi e strutture adeguate presenti nel comune di Catania o per burocrazie molto complesse e lunghe.
Molte delle persone che si sono rivolte allo sportello non hanno fissa dimora, purtroppo attualmente in città vi è solo un dormitorio disponibile (la Locanda del Buon Samaritano) che non riesce ovviamente a supplire alla domanda di chi non ha casa. Al momento non vi sono dormitori comunali, e “Il Faro” è stato chiuso a dicembre. L’attuale amministrazione purtroppo sembra prevedere interventi o soluzioni alternative di contrasto al degrado ed alla marginalità.
Inoltre, in questo anno si è assistito ad un boom di istanze per la residenza fittizia al fine di poter richiedere il reddito di cittadinanza ciò ha intasato e fatto implodere le poche associazioni del terzo settore che solitamente si occupavano delle pratiche e si rendevano disponibili. La conseguenza è che al momento è molto difficile procedere per tale richiesta.
In altri casi si finisce a volte in circoli viziosi, come nel caso di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza o di persone straniere che lavorano spesso senza essere messi in regola che non riescono a trovare una casa in affitto e che quindi sono costrette a vivere in situazioni disagiate.
Un capitolo speciale riguarda le burocrazie difficili e lunghe che colpiscono soprattutto le persone straniere, come ad esempio aprire un conto corrente dove poter ricevere il salario.
Le problematiche su esposte dipendono da fattori non correlati al nostro agire, ma ci colpiscono come operatori perché seguire alcuni beneficiari dello sportello a volte diventa complesso e frustrante. Ma il nostro contributo è fondamentale per queste persone, che spesso vivendo ai margini della società, sono disorientate e non conoscono i loro diritti o i servizi Statali di supporto alla povertà.
Le soluzioni attuate per contrastare le problematiche su esposte rientrano ancora una volta nel lavoro di rete con le associazioni del terzo settore. Diversi sono stati gli incontri tra le maggiori associazioni durante i quali si è discusso delle comuni problematiche emerse nel rispondere ai bisogni dei beneficiari. Durante questi importanti incontri di riflessione e confronto su determinati argomenti sono state condivise strategie operative e ipotizzate comuni soluzioni alle diverse situazioni di fragilità e marginalità.
Divulgazione, visibilità e comunicazione: Il progetto è stato divulgato principalmente mediante incontri stabiliti ad hoc con le realtà del pubblico e del terzo settore, in tali occasioni è stato presentato il progetto ai responsabili ed agli operatoti e somministrato loro il questionario.
Sono stati distribuiti i volantini che sponsorizzano il progetto ed il relativo sportello di segretariato sociale negli enti incontrati, durante iniziative ed eventi organizzati dalla nostra associazione e distribuiti nel quartiere storico di San Berillo.
Inoltre, è stata data visibilità al progetto sulla pagina Facebook e sul Sito web di LILA Catania.
Titolo del progetto: Attenti alla Fragilità 2018
Luogo di realizzazione del progetto: Catania
Ente finanziatore: 8xmille Tavola Valdese
Ente Beneficiario: LILA Catania