Primi firmatari: Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS – Catania, Rete Antirazzista – Catania, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Catania, La Città Felice – Catania, Associazione ASTRA –Caltagirone, COBAS Scuola – Catania, Azione Civile – Catania, seguono 98 firme.
Le firme si continuano a raccogliere presso la sede della LILA in via Finocchiaro Aprile 160, Catania.
In questo periodo, di grave tensione internazionale e di capovolgimenti di governi nell’area del mediterraneo, caratterizzati da ribellioni proteste e guerre, e da un aumento del numero dei profughi e dei migranti, in un momento, dove apertissimo è il dibattito nel paese su come affrontare l’emergenza profughi ed immigrati e su come predisporre l’accoglienza, sociale e sanitaria, da rivolgere a queste persone, in Sicilia, ed in particolare a Catania, la Direzione Generale e Sanitaria della “Azienda Policlinico e Vittorio Emanuele” e l’Ateneo di Catania, nel 2012, hanno deciso di sopprimere la storica Unità di Medicina Tropicale, da anni presente sul nostro territorio.
In epoca di globalizzazione, le Aziende Sanitarie, così come accade in altre città italiane, non possono delegare ad altri il confronto con le nuove problematiche e dovrebbero invece interfacciarsi con i processi multi- ed interculturali che, inevitabilmente, mettono alla prova ed esaltano il livello di civiltà e di umanità della professione medica. E gli Atenei, così come accade in altre città italiane, dovrebbero sperimentare e consolidare, esperienze qualificanti di cooperazione decentrata in partenariato con Organismi non Governativi Territoriali e con Agenzie Internazionali di Cooperazione allo Sviluppo.
In questi Aziende Ospedaliere ed in questi Atenei, infatti, le Unità di Medicina Tropicale vantano ricche esperienze di realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo, svolti in autonomia o in collaborazione con le Autorità sanitarie locali e con le Agenzie italiane ed internazionali. A tali attività di Cooperazione, si affiancano numerose iniziative didattiche inserite in contesti nazionali ed internazionali.
Infine vogliamo ricordare che nel 1990, anno di istituzione dell’Unità di Medicina Tropicale, è stata siglata una convenzione tra l’Ateneo di Catania, la Caritas diocesana di Catania, con delibera del consiglio di Amministrazione del 28-2-1990, dove l’Università e per suo tramite l’Unità di Medicina Tropicale si fa carico dell’assistenza medica degli immigrati; la convezione a meno di disdetta si intende tacitamente rinnovata di anno in anno. Dal 1990 l’Unità di Medicina Tropicale garantisce, fra l’altro, l’assistenza di medicina generale e di malattie infettive e tropicale agli immigrati.
Sulla base di queste premesse i primi firmatari di questo esposto segnalano la necessità e l’importanza di mantenere attiva, dotata di sufficienti risorse, l’Unità Operativa Complessa di Medicina Tropicale, dell’Azienda Ospedaliera “V. Emanuele Policlinico di Catania”, la cui sopravvivenza appare al momento indispensabile alle necessità attuali ed hanno inviato al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” al Magnifico Rettore dell’Ateneo di Catania, al Ministero della Salute, all’Assessorato Regionale alla Salute, alla Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, alla Commissione Servizi sociali e sanitari della Regione Sicilia, alle organizzazioni Sindacali, ai Partiti Politici ed agli Organi di Stampa un parere pro-veritate redatto dallo studio legale “Giurdanella e Partners” sulla legittimità della chiusura.
L’Unità di Medicina Tropicale, se dotata di sufficienti risorse, è in grado di svolgere e fornire fra l’altro:
- degenza altamente specializzata per patologie tropicali, includendo la tubercolosi e le infezioni a trasmissione sessuale per soggetti migranti e viaggiatori;
- ambulatorio per gli stranieri per le prestazioni sanitarie di base e specialistiche di primo livello;
- servizio di parassitologia la diagnosi microscopica delle malattie tropicali e parassitarie e gli ambulatori.;
- ambulatorio per la prevenzione diagnosi e cura della tubercolosi;
- ambulatorio per i viaggiatori per la consulenza preparatoria al viaggio (turismo, lavoro, volontariato)
- consulenza diagnosi e cura al rientro dal viaggio; ambulatorio per il viaggiatore internazionale per le esigenze sanitarie che possono presentarsi al turista nel corso del soggiorno;
- ambulatorio per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie a trasmissione sessuale rivolta a tutti i cittadini, italiani e immigrati;
- compiti di informazione per la profilassi delle patologie del viaggiatore e di prevenzione, diagnosi e cura per le persone migranti promuovendo programmi di collaborazione con le agenzie pubbliche e del terzo settore (ONG, Associazioni di volontariato) del territorio
In conclusione i primi firmatari dell’esposto chiedono alle Autorità competente di riattivare e di dotare di personale idoneo e di strutture adeguate l’Unità di Medicina Tropicale, a beneficio non solo di un’ampia fascia di persone altrimenti negletta ma della comunità tutta.
Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS – Catania, Rete Antirazzista – Catania, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Catania, La Città Felice – Catania, Associazione ASTRA –Caltagirone, COBAS Scuola – Catania, Azione Civile – Catania, seguono 98 firme.
Le firme si continuano a raccogliere presso la sede della LILA in via Finocchiaro Aprile 160, Catania