12-03-2013. Mattino. Oggi è stata una giornata particolarmente pesante: una persona affetta da tumore della prostata, due da tumore epatico, due con metastasi al polmone, due con ictus, una persona con 1.8 gr di emoglobina, un bambino morso da un cobra, due donne con la glicemia tra 8 e 10 mg%……….., uno, due, tre….cinque….dieci bambini malnutriti; facile dire: “adesso vai ad Harare dove è possibile approfondire il problema avere la diagnosi ed iniziare, quando possibile, le terapie adatte” o “adesso ti spiego come e cosa mangiare” ….se non fosse che la maggior parte delle persone non ha né i soldi né un’assicurazione per affrontare le spese delle cure.
Come è noto, in Africa la sanità è a pagamento, e questo è un fatto con cui un medico italiano, che lavora in Italia in un ospedale pubblico dove al momento le cure sono gratuite per tutti, e che crede che almeno la salute debba essere un diritto garantito per tutti, deve fare i conti.
Ogni giorno ti chiedi perché nascere in Africa vuol dire morire a 50 anni (se ti va bene), ogni momento ti chiedi perché queste differenze, perché tutto ciò, a chi giova tutto questo. Ti chiedi di chi è la responsabilità, quali sono le responsabilità dell’Africa e quali quelle dell’Occidente. A chi serve tutto ciò, e tutto ciò a cosa è funzionale e ti tornano in mente le parole di De Andrè: “……..anche se non ve ne siete accorti, siete lo stesso coinvolti…..”. E ti rendi conto che tutti ce ne siamo accorti.
A fine giornata un uomo in AIDS conclamato giunge in tempo per morire in ospedale….!
Pomeriggio/sera. Sera senza luna, poche lampadine accese (un guasto ai pali della luce a 40 kilometri da qui e per una settimana siamo senza luce elettrica, sere con il generatore), la notte è buia ma illuminata, il cielo è un’esplosione di stelle, le stelle in questo emisfero sono più abbondanti; almeno l’universo in Africa è generoso; anche le cicale sono più generose, nel silenzio il loro stridio è veramente fastidioso; ma ci si abitua, e nelle serate leggermente ventose, col venticello che tiene lontane le zanzare, leggere un bel libro (Selected Stories by Nadine Gordimer) sotto le stelle, con la lucina a pile, che un amico ti ha regalato prima di partire, è un inestimabile piacere.
12-03-2013. Mattino. Oggi magnifica giornata: la bambina con la malaria cerebrale è uscita dal coma; il bimbetto con la polmonite estesa a tutto il polmone di sinistra sta magnificamente bene; Sande non vomita più; Crispin, affetto da AIDS, giunto con l’herpes e la tubercolosi polmonare è tornato a giocare; Macdonald, il bambino col cuore grande, è stato dimesso e forse andrà in Italia per essere operato al cuore; l’uomo in AIDS che aveva difficoltà a camminare ha cominciato la fisioterapia, la nonna diabetica si è finalmente compensata ed è arrivato il test negativo del bimbo nato dalla donna che si è infettata con il virus HIV al terzo trimestre di gravidanza. E ti chiedi come mai periodicamente torni a fare il medico in Italia.
Pomeriggio/sera. Le stelle, le cicale, le zanzare, il profumo della notte sono ancora accesi.
14-03-2013. In Vaticano i Cardinali votano per il nuovo Papa. Mi dicono che per un po’ ne avremo due.
16-03-1013. In Zimbabwe la gente vota il referendum sulla nuova costituzione.
La vita continua.
Lascia un commento