Salute Internazionale, 30 giugno 2015. Gavino Maciocco.
Non serve affondare i barconi o innalzare i muri per fermare le migrazioni. Basta vedere quello che è successo nel corridoio tra Messico e USA: nonostante il muro eretto nel 2006 questo rimane il varco migratorio più transitato al mondo. È inutile cercare argomenti razionali per discutere con chi trasforma i migranti in nemici e se ne serve per raccogliere consensi intorno a un progetto che appare sempre più chiaramente reazionario e a tratti autoritario. Bisognerebbe trovare la forza per chiedere due cose semplici: l’apertura di tutte le frontiere e la libertà di movimento per ogni abitante della Terra.
Tra il 1990 e il 2013 nel mondo sono migrati 77 milioni di persone. Il periodo di maggiore migrazione è stato tra il 2000 e il 2010 quando il movimento migratorio ha interessato 4,6 milioni di persone l’anno. In seguito dal 2010 al 2013 i flussi migratori – a causa della crisi economica che ha colpito Europa e USA – hanno subito un rallentamento portando il numero annuale di migranti nel mondo a 3,6 milioni.
Nel periodo 1990-2013 è il Nord America l’area che ha attratto il più alto numero di migranti: 25 milioni, pari a una media di più di 1 milione l’anno. Il 57% proveniente dall’America Latina, 35% dall’Asia e 6% dall’Africa.
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http://www.saluteinternazionale.info/2015/06/la-migrazione-e-vita/