Through insightful interviews, captivating portraits and poignant journal writing, the Faces of HIV project examines the effects of stigmas, the personal relationships and care issues associated with being HIV positive. Learn more about Faces of HIV at http://www.wemakethechange.com.
Traduzione del testo
Sono una madre.
Sono un padre.
Sono una moglie.
Sono una donna singolare e fortunata.
Sono un fratello, sono un gemello.
Sono un caro amico.
Sono un essere umano.
Il mio nome è Omar e sono positivo.
Il mio nome è Anthony e sono positivo.
Sono positiva.
Sono positivo.
Sono positivo.
Il mio nome è Donald e sono sieropositivo.
Questo è un virus, e ad un virus non interessa la tua sessualità, il tuo
gruppo etnico, quanti soldi guadagni, quanti amici hai, se sei povero o
ricco, bianco, nero, giovane, vecchio, etero, gay, uomo o donna.
Anche quelli più svegli, sembrano pensare “Ma no, questo non può accadere a me, sicuramente può capitare solo ad altri”.
Avevo un conoscente che mi ha raccontato di uno che non faceva altro che
dire “Beh quelle persone con l’HIV hanno fatto, e quegli altri hanno
fatto, e quelle persone hanno fatto…”
Tu devi sapere che solamente perché non sembra essere più come un tempo, l’HIV è ancora presente.
L’HIV non sa chi o cosa sta attaccando, tutto quello che sa è che c’è stata un’esposizione e tanto basta.
Ero sposata, non avevo altre relazioni, non mi vedevo con nessun altro.
Tutto quello di cui il virus ha bisogno è una cellula T umana per crescere e replicare, e indovina? Siamo tutti esseri umani.
Siamo tutti esseri umani, esattamente come te.
Siamo i tuoi amici, i tuoi amanti, la tua famiglia, i tuoi cugini, noi siamo chiunque…
Io amo, come qualsiasi altra persona ama.
Mi alzo la mattina e faccio le stesse cose come le fai tu.
Faccio qualsiasi cosa esattamente come prima. E’ una malattia che ho dentro di me, non al di fuori.
Con l’HIV e l’AIDS abbiamo fatto molta strada, ma dobbiamo ancora farne molta altra.
Nessuno è immune dalla possibilità di infettarsi con l’HIV, e non importa chi tu sia.
Guarda le facce di chi è stato colpito, può accadere a chiunque.
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