Articolo tratto da Redazione Salute Internazionale – 30 settembre 2016
Gavino Maciocco. Un governo, come quello italiano, che pretende (e ottiene anche) il massimo della flessibilità rispetto alle regole europee per far quadrare il bilancio dello stato perché non usa la stessa determinazione per conseguire la stessa flessibilità (consentita dai trattati) riguardo ai brevetti farmaceutici? Quali pressioni sono state esercitate sul governo italiano perché sul caso dei farmaci contro l’epatite C prevalessero le logiche e gli interessi della finanza speculativa a scapito della salute della popolazione e delle finanze del servizio sanitario nazionale?
Una paziente. “È una vita che pago le tasse sulla salute, come mai non posso usufruire di una cura che mi spetterebbe di diritto e a cui sarebbe meglio sottoporsi prima di subire danni irreversibili?”
Scoprii di essere HCV positiva durante lo screening in gravidanza. Per me fu una doccia fredda, ero preoccupatissima per il bambino che fortunatamente è nato negativo al virus, come mi dicono spesso avviene. L’approfondimento diagnostico che effettuai successivamente mi rivelò che purtroppo non avevo solo gli anticorpi ma che il virus era attivo. Dopo un paio d’anni dalla gravidanza mi sottoposi alla vecchia terapia con interferone più ribavirina che tollerai abbastanza bene anche se non fu affatto una passeggiata, anzi, c’erano stanchezza, astenia, senso di vuoto etc. Fu pesante continuare a condurre la solita vita assolvendo agli impegni familiari e lavorativi. A fronte di tutto questo sforzo, gli esiti sperati non arrivarono e fui classificata come una “non responder“, cioè persona non rispondente alla terapia. Ci rimasi davvero male anche perché devo dire che, ancora oggi, a livello psicologico non ho ancora accettato del tutto il mio stato di malata di questo tipo di malattia. Poco dopo il fallimento terapeutico mi venne un’ernia iatale. Anche se non so se si possa dimostrare una relazione diretta tra terapia e ernia iatale, io la considero una sua eredità. Negli anni ho tenuto sotto controllo il virus con accertamenti diagnostici nell’attesa di una agognata nuova terapia che potesse essere finalmente efficace per me.
Figuratevi lo stupore e la gioia che mi hanno colto quando finalmente, dopo tanti anni, sono venuta a sapere delle nuove cure! Finalmente mi sarei liberata del fardello che mi opprime sia fisicamente sia psicologicamente!
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