Di Enrico Tagliaferri, da Salute Internazionale del 12-3-2014
Esiste ormai un’ampia evidenza scientifica, se ce ne fosse bisogno, degli
effetti della crisi economica sulla salute, ma se l’impatto sulle malattie
psichiatriche e cardiovascolari è più noto, meno chiaro è quello sulle infezioni.
In questo senso è paradigmatico quello che è successo ad Atene. In
Grecia, dal 2002 al 2010 sono stati registrati dagli 11 ai 19 nuovi casi di infezione da HIV tra i tossicodipendenti, il 2-4% di tutti i casi. Nel 2011 i casi tra i tossicodipendenti sono arrivati a 260, il 27% di tutti i casi, e nel 2012 sono ulteriormente aumentati a 522, 44% di tutti i casi. I casi erano in massima part e concentrati ad Atene, maschi e di nazionalità greca per più dell’80%. Le analisi di epidemiologia molecolare hanno dimostrato che i ceppi circolanti tra i tossicodipendenti avevano caratteristiche diverse da quelli circolanti nella popolazione generale, confermando la trasmissione all’interno di questo gruppo.
Si tratta di un fenomeno assolutamente in controtendenza rispetto a
quanto osservato globalmente nell’epidemiologia dell’HIV, come nel
nostro paese, dove lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti è una via di trasmissione sempre meno import ante rispetto alla trasmissione sessuale.
L’epidemia è stata messa in relazione con la riduzione del prodotto interno
lordo della Grecia, la perdita del lavoro e della casa tra i tossicodipendenti. In Grecia nello stesso periodo è stato registrato anche un aumento
dell’incidenza dell’infezione da HCV tra i vecchi e i nuovi tossicodipendenti, ad ulteriore dimostrazione di una maggior diffusione di pratiche iniettive a rischio: più frequente condivisione del materiale per l’iniezione o condivisione con un maggior numero di persone.
http://www.saluteinternazionale.info/2014/03/crisi-economica-e-hiv-il-caso-della-grecia/