“90-90-90”: un ambizioso obiettivo per intraprendere la strada verso la fine dell’epidemia AIDS
Porre fine all’epidemia AIDS non è solo un dovere nei confronti dei 39 milioni di persone che, nel mondo, sono morte di AIDS. E’ anche un’opportunità per mettere le basi per consegnare un mondo più giusto, più equo e più sano alle future generazioni.
Porre fine all’AIDS dimostrerebbe la forza della solidarietà globale.
Sebbene molte strategie preventive e sanitarie sono ancora necessarie per porre fine all’AIDS, una cosa è certa. Non è possibile sconfiggere il virus senza estendere il trattamento a tutte le persone che ne hanno bisogno.
Oggi ci troviamo di fronte alla possibilità di scrivere una narrazione diversa per l’infezione da HIV una narrazione che prevede un nuovo, ambizioso ma raggiungibile finale; per il 2020:
- il 90% delle persone affette dall’infezione da HIV deve conoscere il suo stato;
- il 90% delle persone infettate devono avere accesso al trattamento;
- il 90% delle persone in trattamento devono avere carica virale “zero”.
Se saremo capaci di raggiungere questi obiettivi, almeno il 73% delle persone affette dall’infezione da HIV nel mondo, avranno “carica zero”, vuol dire che non avranno virus circolante nel sangue. Studi di proiezione ci dicono che se questo obiettivo sarà raggiunto nel 2020, l’epidemia dell’AIDS sarà sconfitta nel 2030, con grande beneficio per la salute e l’economia globale.
L’unico modo per raggiungere questo obiettivo passa, però, attraverso l’estensione dei diritti umani e dei principi di inclusione e di mutuo rispetto a tutte le persone. Gli approcci coercitivi non solo violano i fondamentali diritti umani ma allontaneranno il giorno della fine dell’AIDS.
Il trattamento, rendere disponibili i farmaci, dell’infezione è uno strumento determinante per sconfiggere l’AIDS, ma non è il solo. E’ necessario, infatti, elaborare e applicare le strategie di prevenzione, eliminare la trasmissione materno-infantile (la trasmissione del virus da madre a figlio), attivare i programmi per l’uso del condom, far funzionare i programmi per la circoncisione maschile, rendere disponibile la profilassi pre e post-esposizione (dare i farmaci quando si è rischiato di contrarre il virus), far ripartire i programmi di riduzione del danno rivolti alle persone che fanno uso di sostanze e estendere i programmi di prevenzione per tutte le persone a rischio.
Bisogna, inoltre, eliminare lo stigma, la discriminazione e l’esclusione sociale delle persone con l’infezione da HIV.
Per eliminare l’AIDS è necessario trattare per tutta la vita non meno di 10 milioni di persone e per fare ciò è necessario avere a disposizione ambulatori e sistemi di controllo sociale flessibili, protezione e promozione dei diritti umani e congrui investimenti.